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Itinerari dalla Tenuta Fernanda Cappello
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ITINERARIO NELLA NATURA
Percorso
Un viaggio nel tempo, immersi in una natura a volte ancora inviolata, da scoprire. Un itinerario di sorprese e di meraviglie inattese: potrete scorgere volteggiare in alto un'aquila o un falco, o nella macchia tra i boschi vedere volteggiare di ramo in ramo simpatici scoiattoli. D'estate poi torrenti e piccoli fiumi si trasformano in piacevoli luoghi di relax per un bagno rinfrescante o un naturale idromassaggio. Storia e cultura di un territorio da scoprire nei paesi lungo questo originale itinerario.


Destinazioni: Sequals, Meduno, Campone, Pradis, Val d’Arzino, Val Preone, Anduins, Bosco di Valeriano, Sequals.

Dalla Tenuta al Castello di Toppo
Partiamo dall’elegante Enoteca della Tenuta Fernanda Cappello che si erge immersa in 130 ettari di vigna, entriamo in Sequals, il paese del Campione Primo Carnera, e percorriamo la strada che porta alla frazione di Solimbergo. Prima della salita sulla sinistra si può notare un grazioso sentiero che ci conduce alle rovine del castello medievale, da questa posizione si possono scrutare verso le montagne alle nostre spalle il castello di Toppo e quello di Castelnovo, del quale resta solo la torre. Questo collegamento visivo aveva in passato la funzione di difesa contro chi volesse invadere il territorio sottostante.

Alla scoperta del Lago di Redona
Proseguiamo ora verso la strada che da Meduno porta a Tramonti e costeggiamo il Lago di Redona, un bacino artificiale costruito con lo sbarramento del Meduna presso la stretta del Ponte Racli, dove si può praticare la pesca, il canottaggio ed è ritrovo dei bagnanti nella stagione estiva. Nel periodo di secca si notano nell’alveo del lago i vecchi borghi abbandonati di Flors, Movadà e Redona.

Un'oasi nel verde
Prima di finire di costeggiare il lago, svoltiamo a destra per dirigerci verso Campone, il paese che consta il record di borgate della Val Tramontina, sono ben venti, ma abitate solo nella stagione estiva. Per raggiungere il centro, attraversiamo la bellissima valle scavata dal torrente Chiarzo e circondata da un fitto bosco in cui si notano il pino nero, il carpino, l’abete, il tasso, il larice, il larice e il frassino. Raggiunto Campone sembra di entrare in un’oasi di pace e tranquillità, si respira un’aria nuova, fresca, un rifugio per chi vuole scappare dal caos cittadino. Del passato restano tracce indelebili come un caratteristico vecchio mulino con la ruota in legno, risalente al 17° secolo che ancora macina il grano grazie alla forza del Chiarzo.

Verso le dolci acque di Pradis, alla ricerca dell'aquila
Continuiamo il nostro itinerario inoltrandoci nel bosco incantato di Pradis, ci circonda una scenografia mitologica, quasi fantastica, fatta di rocce bianche che emergono dal suolo esaltando ancor più i giochi di luce che creano i raggi del sole quando s’infiltrano nella fitta chioma dei faggi. Questo luogo è il rifugio di animali tipici della zona alpina come il capriolo, il camoscio, l’aquila reale e vede comparire saltuariamente addirittura la lince e l’orso.

A questo punto non si può perdere il meraviglioso spettacolo delle Grotte Verdi di Pradis, così chiamate per l’incantevole color verde smeraldo che illumina le sue pareti. Scendendo i 207 scalini si può ammirare la forra creata dal Torrente Cosa e giunti in fondo all’orrido ci troviamo di fronte al crocifisso ligneo del Maestro Gatto di Treviso. In questo luogo di culto dedicato alla Madonna, rappresentata da una statua bronzea, si possono notare i segni del passaggio dei nostri antenati preistorici a cui viene anche dedicato il Museo delle Grotte.


Salendo ancora arriviamo a Pielungo, qui da visitare c’è il Castello neogotico del Conte Cecconi, un impresario del luogo, che versò metà dell‘800 ha costruito la sua fortuna nei territori dell’Imperial regia monarchica austro-ungarica specializzandosi nella costruzione di viadotti e tunnel ferroviari. Gli venne riconosciuto titolo nobiliare dai Savoia dopo il passaggio del Friuli nel Regno d’Italia.

Splendori in Val d'Arzino
Seguiamo le indicazioni per Tolmezzo e lasciamo gli occhi perdersi nell’infinito verde della natura incontrastata che ci regala la splendida Val d’Arzino. Le acque del torrente che dà il nome alla valle sono rinomate per la loro limpidezza e per essere alquanto gelide, ma nonostante questo sono frequentatissime dai bagnanti nelle torride estati.

Subito dopo l’incrocio per Pozzis abbandonando la statale proseguiamo per Preone: è una strada stretta che ci riporta indietro nel tempo dove le macchine erano quasi un lusso e le strade erano ancora frequentate da cavalli ed asini. Percorriamola per 2 km fino a raggiungere uno spiazzo sulla sinistra dove una sbarra chiude un sentiero carrabile, qui scendiamo e facciamo una bellissima passeggiata inoltriamoci nel sentiero che costeggia l’Arzino con tutte le sue anse e cascate.

Verso la Tenuta, tra scoiattoli e crocus
Torniamo indietro per la statale che abbiamo abbandonato prima, ad Anduins possiamo fermarci a visitare la fonte solforosa e la “Ciasa da lis Aganis”, una grotta carsica che si estende per una galleria di 350 metri, comprendente otto laghetti e termina con un sifone non esplorato. Il nome deriva da una vecchia credenza friulana che immaginava questa grotta come la casa delle streghe, appunto "Lis Aganis".

Prendiamo la strada per Pinzano, Valeriano, Lestans: ci troveremo ad attraversare il bosco di Valeriano che per la fauna presente non ha nulla da invidiare ad un parco naturalistico, se facciamo attenzione potremo scorgere il cinghiale con i suoi piccoli o lo scoiattolo che ci attraversano con noncuranza la strada, e in primavera il sottobosco è un letto di crocus.

Siamo così giunti al termine del nostro percorso e possiamo tornare a Sequals all’Enoteca della Tenuta Fernanda Cappello a degustare le nostre proposte culinarie e brindare con i nostri vini.
ITINERARIO NELLA NATURA
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